Marco Guzzi a Borgotrebbia

Venerdì 11 settembre 2021

Venerdì 10 settembre alle ore 21 a Borgotrebbia ci sarà un incontro con il poeta e filosofo MARCO GUZZI, riservato ai ragazzi dei gruppi giovani della parrocchia del Santi Angeli Custodi.

L’incontro è intitolato: METTIAMOCI SUBITO ALLA RICERCA DELLA GIOA.

“Dobbiamo fare un immenso lavoro … come dicena Ungaretti: “Salire costa, salire costa … puoi rimanere a valle. Se rimani a valle vedrai poco del panorama …”

Se vuoi vedere il panorama, cioè se vuoi capire le cose, vivere le cose, non rimuovere niente della vita, sopportare tutto e imparare a godere tutto … vuoi?

Bhe ti devi fare un mazzo così!

(Marco Guzzi)

L’Io Esausto e l’impotenza Riflessiva (trascrizione del video)

[…] Allora, che cosa stiamo vedendo noi in questi decenni e in particolare in questi anni? L’Io umano sembra sempre più evidentemente esaurito, l’Io è esausto. Ci sono ricerche sociologiche molto avanzate come quella di Alain Ehrenberg o di Axel Von Knecht che si concentrano proprio nella descrizione di un Io esaurito, non perché è affaticato da qualcosa no… e questo lo dobbiamo sentire dentro di noi, perchè se è vero questo, anche il mio Io in parte dovrebbe sentire questa sorta di esaurimento nervoso: il Sè Esausto e infatti poi i dati fenomenologici e sociologici ce lo confermano: la depressione sta diventando una delle malattie più gravi nel mondo, lo dice l’OMS, la carenza di desiderio, il mondo delle “passioni tristi”… vi ricordate quel libro che ebbe tanto successo?

La demotivazione delle nuove generazioni, quelle che un grande critico come Mark Fisher in quel piccolo capolavoro che è il “Realismo Capitalista” che ha scritto pochi anni fa, poi purtroppo si è ucciso… posso capire, non che si sia ucciso ma che avendo visto tanto bene le cose come stavano andando e non intravedendo la buona notizia che vi ho detto, uno potrebbe arrivare a delle conseguenze estreme… Comunque, nelle sue analisi puntualissime, lui dice che le nuove generazioni sono educate all’impotenza riflessiva, la chiama così: “impotenza riflessiva”, cioè in pratica questo mondo che cosa dice ai giovani? E lo dice senza dirglielo, glielo dice comunicandoglielo ambiguamente… gli dice: “Guarda, questo mondo fa schifo…”, perché oggi non esiste nessuna narrazione progressista, non è che i ceti dominanti hanno ancora quella visione novecentesca che ti dicono: stiamo andando verso il meglio… no, ti dicono: il pianeta non regge… la categoria della sostenibilità… arriva il 2030 e poi andiamo tutti sott’acqua…

Cioè non c’è questo ottimismo progressivo nella cultura… Tant’è che quelli che si chiamano progressisti non si sa più che cosa intendano dire… Già il povero Alex Langer anche lui prima di uccidersi diceva: “talvolta può essere progressivo essere conservatore…” Cioè conserviamo qualche cosa… Conservare questo luogo è progressista o conservatore? Conservare l’aria, conservare la possibilità di mangiare qualcosa che non sia una schifezza prodotta da Mcdonald e portata a casa da Amazon, è conservare o è progresso?

Allora oggi nessuno più ti vuole dire che ci sia un progresso, no? Ti dicono: questo mondo fa schifo, l’oceano è pieno di monnezza e di plastica che tu ti mangi quando mangi pure il pesce e ti avveleni! Sei contento? Però non c’è niente da fare…

Questo è il doppio messaggio: questo mondo fa schifo, tu fai un lavoro che fa schifo e noi non te ne daremo uno migliore anzi ti daremo uno peggiore a meno salario e tu devi stare zitto perché non c’è alternativa. “There is no alternative” diceva la Thatcher…

Questo evidentemente che cosa produce nella psicologia dei giovani che è anche la nostra: ecco l’impotenza riflessiva… riflessiva.

Perché siamo consapevoli ma questo certamente non dinamizza, non dà vigore e non dà speranza e non dà creatività. C’è una passività spaventosa!

Ecco l’Io Esausto… l’Io Esausto è anche un Io che viene consumato nei suoi comportamenti, che poi vengono computerizzati dai “Big data”…