UNA SOLA CARNE :: Incontro con Costanza Miriano

L’incontro con Costanza Miriano, scrittrice, giornalista e blogger di fama internazionale, nel salone parrocchiale dei Santi Angeli Custodi a Borgo Trebbia è uno di quelli che lasciano il segno.

Costanza Miriano è una via di mezzo tra una cabarettista e una finissima intellettuale, tra una donna infervorata dalla fede e una miscredente che conosce bene il mondano. Anzi, dire via di mezzo è fuorviante, poiché evoca una sorta di mistura amalgamata col bastone fino a renderla priva di vitalità. Invero Costanza Miriano è tutte ‘ste cose e , come ogni donna del resto, siccome sa far lavorare la sua mente in multitasking, quando sale in cattedra riesce a creare quella familiarità che ti dà la sensazione che parli a te soltanto.

L’argomento di cui si è trattato in quel di Borgotrebbia è il rapporto tra uomo e donna all’interno di una coppia, il che è cosa ardua, sia da trattare che da vivere.

Il perché l’argomento sia di quelli “difficili” è da ricercare in una molteplicità di ragioni, prima fra tutte il fatto che la “GENDER EQUALITY” vieti di parlare di differenze senza prendersi gli strali del mondo femminista, in parte intento ad andare a caccia di fantasmi piuttosto che cercare un miglioramento della condizione della donna, il che però è un’altra storia.

Prima di partire con quel fiume di parole che è stata la sua conferenza, Costanza ci ha tenuto a fare una puntualizzazione su Don Pietro Cesena, ospite ed anfitrione, dicendo: “Sono una sua fan sfegatata. Tempo fa a messa dalle monache di San Raimondo ho per caso assistito ad una sua omelia e mi son detta: devi avere un autografo di costui! Finalmente un prete credente!”

UOMO E DONNA

La donna tende a CONTROLLARE, a voler formattare le persone che la circondano, tende a voler imporre se stessa.

L’uomo tende a cercare SOLUZIONI AI PROBLEMI senza farsi troppe menate sugli stati d’animo di chi ha attorno.

La donna eccelle nelle relazioni, nel coltivare e far crescere i rapporti con gli altri, l’uomo viceversa tende a chiudersi in se stesso per concentrarsi su ciò che sta di volta in volta facendo. La donna infatti tende ad avere i pensieri incastonati in un universo ampio nel quale pensieri via via più grandi contengono quelli più piccoli, accompagnandosi ai loro pari per dimensione e procedendo a braccetto, mentre per l’uomo non esiste la possibilità di pensare a più cose contemporaneamente e tende ad andare in tilt ogni volta che è costretto ad affrontare anche solamente due problemi contemporaneamente.

E poi c’è la grande questione della vita che per l’uomo può essere scomposta in una sommatoria di problemi, a loro volta scomponibili in altri di più piccolo cabotaggio, da risolvere uno alla volta, mentre per la donna è una avventura di tipo prevalentemente letterario, della quale spesso parlare per il semplice gusto di farlo oppure per rimettere in ordine i pensieri, ma comunque parlandone con qualche interlocutore attento solo ad ascoltare.

In questa ottica diventa persino possibile parlare di una forma di pettegolezzo costruttivo, che gli uomini non capiranno mai, e che ha un senso nell’ordine cosmico delle cose.

SPOSATI E SII SOTTOMESSA

È il titolo del primo libro che Costanza Miriano ha scritto, direttamente ricavato da una frase della lettera di san Paolo agli efesini che al versetto 22 recita: “le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è il capo della Chiesa.”

A chi le dice: “Hai scelto un titolo molto provocatorio” lei risponde guardandoti con aria sorpresa e risponde: “Provocatorio? No! Io volevo dire proprio quello!”

Certo è che a voler interpretare quel titolo in modo ottuso si finisce inevitabilmente per crocifiggere l’autrice, rea addirittura di proporre un modello di famiglia sadomaso con la moglie schiava ed il marito padrone.

Viceversa se lo si intende per quello che è, ovvero nella rinuncia consapevole al desiderio tipicamente femminile di controllo sugli altri, che spesso sfocia in tendenza al dominio all’interno della coppia, nella rinuncia a quel voler cambiare gli altri, trasformandoli in qualcosa che rassomigli ad un ideale che ogni donna ha ben chiaro nella propria mente, allora il messaggio diventa tutt’altro che sordido.

SPOSATI E MUORI PER LEI

Il titolo del secondo libro della Miriano per certi versi chiarisce il primo, e per altri lo enfatizza. Si tratta infatti di intendersi sul concetto di unione sponsale, sul senso che gli si assegna, sul mistero che si accetta di cogliere nel diventare una cosa sola col proprio marito o viceversa con la propria moglie.

Cristo, che San Paolo paragona al marito nella lettera agli Efesini, ha dato la propria vita per la sua Chiesa, così come il marito deve dare la propria vita per la propria moglie, poiché marito e moglie sono diventati una sola carne.

IN SINTESI

Un marito ed una moglie sono due mondi diversi che si ritrovano a condividere l’esistenza, da un lato condannati a vedere ogni giorno quella diversità immensa che li separa, e dall’altro a intuire ogni giorno la bellezza di quell’essere complementari, destinati a crescere assieme nella fatica di ogni giorno.

UNA MESSA AL GIORNO

Sul come affrontare la fatica quotidiana di una relazione, ma in termini più ampi dell’esistere, Costanza Miriano ha un consiglio preciso: andate a messa tutti i giorni. Fatevi una mappa della chiese con gli orari delle messe e fate in modo di trovare quella che è compatibile con le vostre esigenze di vita e di lavoro. E poi pregate, fatelo come potete e quando potete, magari col fuso orario di Kuala Lumpur, che Dio esaudisce le preghiere, sempre.

Il che sarebbe poi ciò che i guru della PNL chiamano MANTRA QUANTICO.

E Bon!