LA PASSIONE DI CRISTO

Oggi in chiesa a Borgotrebbia è comparso un nuovo grande dipinto con la passione di Cristo.

30.11.2022

Si tratta di un’opera estremamente evocativa della condizione in cui stiamo vivendo, ovvero di un mondo che par voler far sgorgare l’inferno ed il male dalla terra. Cristo e la sua croce sono infatti avvolte dalle fiamme, come se ogni cosa smettesse di avere un senso. Tutto pare essere messo in gioco su quel Golgota raffigurato dall’artista, come se avesse preso fuoco l’aria e tutto fosse diventato paura, paura della morte.

La lettera che l’autore ha spedito a Don Pietro, accompagnando con essa la donazione dell’opera, è talmente intensa da esser stata letta integralmente nella omelia di questa domenica 30 Gennaio 2022. Ci sembra opportuno riportarla integralmente anche qui:

OPERA LA PASSIONE DI CRISTO, tecnica smalto al nitro.

“Questa mia opera è di grande importanza. È la vera passione di Cristo. La croce di legno, spoglia, avvolta da immense lingue di fuoco che, come un vortice di dolore, si scagliano su di lui con grande crudeltà.

La sua agonia è lenta e sofferente. Il demone ai suoi piedi lo tenta. Lo sguardo sofferente è rivolto a noi tutti. La luce è nei suoi occhi. La sua presenza è immensa, al lato della croce una mano imponente, segno di forza e di speranza per tutti noi presenti ci invita al grande cambiamento, ad un nuovo cammino pieno di luce e di pace. La nostra vita sarà sempre circondata dalla sua eterna bellezza.”

E dopo una simile lettura, non ho potuto resistere e prendere il telefono per fare quattro chiacchiere con lui, ed allora:

NICOLA SCARATO dice di se stesso:

“Sono Nato a Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza nel 1972, vivo a Brendola da alcuni anni dove ho uno studio nel quale realizzo le mie opere.

Ha lavorato nel settore alberghiero, poi come commerciale per le farmacie, una sorta di informatore scientifico, e l’arte mi ha sempre accompagnato.

La conoscenza con Don Cesena nasce quando una coppia di amici, Angela ed Ezio, me lo hanno presentato e gli hanno fatto avere un mio catalogo, da lì è nata una amicizia.

Non ci siamo mai conosciuti dal vivo, come di questi tempi è normale, ma presto cercheremo di avere un incontro faccia a faccia nel quare riuscire a comunicare non solo con le parole, ma anche, con tutto il nostro corpo.”

L’ARTE SACRA

“Non ne ho fatti molti di quadri che rientrino nel tradizionale canone dell’arte sacra, preferisco dipingere paesaggi, soprattutto amo raffigurare il mare, la sua immensità, la sua potenza.

Sono l’artista che lavora soprattutto di pancia, il che significa che dipingo quel che ho nella mia mente, lo trasformo in immagini in modo istintivo.

Ho un percorso di fede che è profondamente inciso nella mia anima. Ritrovo la fede soprattutto nel momento dello sconforto e delle difficoltà, che ti permette di trovare l’appiglio per attaccarti a Cristo che è la salvezza, la soluzione, la remissione degli errori.

La parte artistica è sempre stata nel mio DNA ed in ogni opera c’è una sintesi di fede, la vedi nella luce che pare ogni volta illuminare, colorare le mie opere, giungendo a cancellare la tenebra che pare combattere ogni volta con la luce per uscirne sconfitta.

Non frequento gruppi religiosi, cerco comunque ogni giorno di avere un filo che mi conduce a cristo, qualche quadro lo ho anche benedetto con l’acqua santa, e ci sono opere nelle quali, forse inconsciamente, ho messo figure forti molto particolari, che rivelano la suggestione del sacro.”

LA PASSIONE DI CRISTO

“Per quel che riguarda la passione di cristo che abbiamo donato, con Angela ed Ezio, alla parrocchia dei Santi Angeli Custodi, ho avuto come una chiamata, quando non c’è la luce cerchi qualcosa, e cristo riesce a fartela trovare.

Il quadro però doveva essere di tutt’altro genere e poi è stato contagiato dal presente, doveva essere celestiale, dare una sensazione di pace, ed invece è diventato una croce in fiamme la raffigurazione di angosce, paure, senso di oppressione, di mancanza di verità.

E poi c’è quella mano che pare quasi aprirsi per prenderti, per salvarti. Una mano che è disegnata dalle fiamme che pare esserci e non esserci, che diventa tanto più evidente quanto più forte è il tuo desiderio di vederla per affidarti a lei, proprio come la fede di ognuno di noi, perennemente tentata dal demonio, che nell’opera fa da contrappunto alla mano di Dio, in basso sulla destra.”

Chiudo con un paio di poesie realiste terminali scritte oggi da me e da Tania Di Malta, che religiosa non è e non parla di religione ma di quell’intensità drammatica che esce fuori da ‘sto dipinto.

TUTTO AVRÀ UN PREZZO
Ah il vedere piccoli uomini luce
giallo vestiti simili a cerate
lesti salire su tronchi d’acciaio
Di che colore avranno gli occhi?
Eroi a poco prezzo volano
mentre l’aria, l’acqua i passi nel bosco
avranno un prezzo
e tutto avrà un prezzo
anche il respiro costa
tragico e condannato
#TaniaDiMalta, 30.1.2022

LA MANO DI DIO
La paura è come una fornace
che divampa fuoco acceso attorno a te
per farti sublimare l’anima
oltre il sipario ove la notte brucia

La croce giubba catarifrangente
diventa eternità Mentre ti avvolge
la speranza risorge dall’incendio
con la mano di Dio sopra di te
#TRRSFN, 30.1.2022

Nonostante tutto la storia continua, e l’impronta di Dio continua ad essere presente. Il demonio pare in vantaggio, ma alla fine sarà il bene a vincere. Non sarà il covid a cancellare la fede, non sarà il green pass, la persecuzione la discriminazione nei confronti di chi non è vaccinato, la paura che sentiamo nei confronti degli altri, potenziali untori, ad impedire a Dio di esistere ancora.

Alla fine, sarà il BENE a trionfare!

E BON!